In italiano la parola Arzeron suonerebbe come “Arginone”.
Molte località polesane hanno a che fare con argini.
Il sito che mi sembra più interessante è a Loreo dove vi è un canale che si chiama appunto “Arzeron” e così tutta la via e la riviera.
Tale scolo ha origine subito a campagna giù dall’argine del Canale di Loreo in prossimità della vecchia centrale dell’acquedotto e sfocia nel Canale Vallona in località “Centocampi”.
Secondo alcuni si tratta dell’antico scarico a mare niente popò di meno del fiume Tartaro.
Proviamo a seguire le tracce antiche del fiume.
Bisogna tornare alla situazione prima del 589 d.C. la grande rotta dell’Adige alla Cucca di Legnago, in quanto in quella devastante alluvione furono cancellate molte tracce idrauliche nel territorio e le acque dell’Adige stesso si riversarono un po’ su tutti i corsi di canali e fiumi esistenti.
Vediamo un po’ come si sviluppa il giochino sfruttando la toponomastica ancora esistente e i paleoalvei individuati dalle indagini geognostiche e geologiche.
Vi sono tracce di un “Vecchio Tartaro” e di uno specchio d’acqua denominato “Nuovo Tartaro” a Passo Cavallotti in Comune di Melara.
Il fiume/canale è stato rettificato decenni orsono in quello che è il tratto della linea navigabile del Fissero-Tartaro-Canalbianco-Po di Levante a monte della conca di Torretta Veneta.
Le tracce proseguono con curve e controcurve, anzi “anse” trattandosi di idraulica, fino a Trecenta dove oggi passa a sud di Vallalta mentre un tempo investiva un tratto di “Fossa Maestra” lasciando Vallalta in destra.
Da Canda si chiama Canalbianco perché, dicono gli storici, dal 1438 per lunghi decenni fu investito dalle acque melmose grigio-biancastre provenienti dall’Adige e convogliate in Canalbianco dopo le rotte di Castagnaro e Malopera.
Arriviamo a Bosaro dove fino al 1951 esisteva il “ponte del Ghebbo”, che serviva a far defluire le piene in Po tramite la Fossa di Polesella.
E poi?
Poi il Tartaro scorreva verso nord ovest in quello che oggi è l’Adigetto a valle di S. Sisto alla periferia di Rovigo.
E giungiamo a Botti Barbarighe molto prima di Barabrigo, delle Botti e della Repubblica Serenissima.
Parallelamente all’Adige ad alcune centinaia di metri a sud di Cavarzere scorre il Vecchio Tartaro fino alla località Vetta.
La traccia piega verso sud nel Canale di Destra per proseguire a ridosso di un altro canale il Botta Rovigatta, da “Punta Pali” fino al Canale di Loreo.
Qui vi è un vecchio alveo abbandonato; il canale fino al 1929 scaricava in Canale di Loreo con un’idrovora distrutta da un’alluvione.
Il Passo per arrivare ad Arzeron è breve ed è breve il tratto per giungere alle dune fossili di Vallona, sempre in comune di Loreo, dove c’era il mare.
Bello vero?
Beh adesso dove andiamo a mangiare?
Restiamo in zona, a Ca’ Negra, poco distante da Punta Pali, c’è un locale interessante:
Pizzeria Roberta
Alla prossima.
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