Alcune località polesane vengono denominate “Doza” che significa, in alcune zone del Veneto, canaletto rigagnolo di derivazione o di richiamo di acque.
Anche in italiano uno dei significati di “Doccia” è quella di un canale inclinato per convogliare l’acqua, specie nei mulini.
Fatto curioso: in latino doccia si dice “Ductus, us” che equivale a canale per l’acqua; il Valdentro nella zona della “Doza” si chiama Condutto (Cum ductis).
La Doza di cui mi piace parlare è una località in comune di Lendinara, situata in prossimità di un’area umida di 10 Ha recentemente sistemata come bacino di laminazione delle piene del canale Valdentro.
Il ponte Doza attuale è costituito da un grosso tubo in acciaio mentre in passato era un ponte ad arco in muratura che aveva una platea e dei gargami adatti ad infilare i panconi per regolare le acque verso valle.
Il punto è assai singolare perché tale sistemazione risale alla fine del XV secolo quando il Consorzio Valdentro cominciò a sistemare gran parte del territorio di badia e Lendinara.
Anche allora avevano problemi di scolo in quanto in corrispondenza della Doza cambiano le pendenze dei terreni, il coefficiente di acclività varia repentinamente da 30 a 15 cm/Km.
Il vecchio manufatto serviva quindi a trattenere le acque, per non creare problemi ai fondi di valle verso Lendinara, e rigurgitando andavano ad allagare l’area subito a monte (la Buora), come accade oggi in modo regolamentato scientificamente.
“Ehi Tony, con tuta ‘sta aqua se me vien fame dove ‘ndemo?”
“Stavolta se te me scolti a ‘ndemo all’”Antico Camino” di Lendinara dove la Marina la ne dà do bele bisteche al sangue e anche un fià de salata.”
Antico Camino Lendinara
Via Canozio, 71/1 – 45026 Lendinara (RO)
Tel.: +39 0425 642288
info@anticocamino.com – http://www.anticocamino.com
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