Su di un paleoalveo di origine padana, riferibile al fiume Barzaga (scomparso fin dal Medioevo), citato in documenti storici, si sviluppa il centro di Fiesso Umbertiano.

La zona di Fiesso è sempre stata delimitata a nord dal paleoalveo della “Pestrina”, un ramo del Po che, fino ai primi secoli dopo Cristo, si estendeva da Castelmassa fino ad Adria, ed il Poazzo un ramo sempre del Po da Ficarolo a Polesella.

Trasversalmente si delineano alcuni “traversagni”, tra i più famosi l’”Argine del Sabato” ed il “Traversagno Nuovo o di Pincara”.

Il fiume Barzaga correva parallelamente all’Argine del Sabato fino ad Ospitaletto dove piegava ad est ed all’altezza del centro attuale di Fiesso si staccava un ramo detto “Frassenella” disegnando un “flesso” da cui “flexus” e quindi “Fiesso”.

Ferma tutto! Massa parole difizili… spiegame calcossa.

Va ben.

Paleoalveo, cosselo?

Lasciato scorrere senza particolari interventi di regimazione, il fiume in pianura tende a ridurre progressivamente la sezione dell’alveo in quanto i solidi sospesi…

Eeh cioè?

Beh l’acqua di un fiume specie in piena non l’è turbia, vuol dire che le piena de limo sabia e schifezze varie; ecco qui lì i xe i solidi sospesi.

Ma veniamo al paleoalveo.

Ti dicevo che i solidi sospesi, vista la bassa velocità dell’acqua, si depositano. L’è come el vin che quando l’è in damigiana el decanta la lezza.

E’ evidente che i sedimenti saranno sabbiosi perché più pesanti di argille e limi.

Anche quando vi sono state le esondazioni dei fiumi nei tratti più vicini si trovano degli arginelli sabbiosi naturali, mentre le argille vengono sparse in campagna.

Quando il fiume con il ripetersi di esondazioni e depositi o cambia il proprio corso o si estingue, rimane un dosso distinguibile sul piano campagna, che è comunque una via preferenziale di filtrazione della falda.

Ecco spiegato il paleoalveo, molti lo chiamano “fiume sepolto”.

Traversagno?

Il traversagno è un arginello di contenimento di difesa dalle acque di valle dei terreni bonificati di monte.

Mi spiego meglio: bonificata un’area e sistemati fossi e scoli, si costruiva un arginello forato solo nel punto di scarico; quelli di valle continuavano la bonifica di un’altra area e costruivano un altro traversagno e così via fino a quando non si riusciva più a prosciugare la palude a valle; le cose cambiarono solo con l’avvento delle macchine idrovore.

Pestrina?

Qua scurzo un fià la predica perché mi piace pensare che derivi da Phistrina>Filistina, le fosse fatte scavare nel IV secolo a. C. dal generale Filisto di Siracusa, mandato a presidiare Adria dopo che i Siracusani di Dionisio I avevano sconfitto gli Etruschi a Cuma (Ancona).

Cosa si può visitare a Fiesso?

E’ un paesotto di campagna con più di 4000 abitanti, dove da secoli passa la storia: è stata confine di Stato tra la Serenissima e Ferrara, vi sono ville ricche di fascino ed elementi artistici come il Municipio, (villa Morosini, Vendramin Calergi), ha un mercato molto vasto.

A Fiesso vi sono ben 10 capitelli-oratori dedicati alla Madonna oltre alla chiesa parrocchiale della Natività di Maria e S. Carlo Borromeo.

  • 1898 Loc. Busa B. V. del Rosario
  • 1884 Loc. Capitello B.V. della Salute
  • 1924 via Battisti B.V. delle Grazie
  • 1929 via Verdi B.V. del Rosario
  • 1850 via Trieste B.V. del Buon Consiglio
  • 1890 via Chiavichetta B.V del Soccorso
  • 1930 presso casa di riposo La Madonna Mesta
  • 1914 Scuola materna Madonna Immacolata
  • Loc. Rezzo Visitazione di Maria
  • Sec. XIX San Donato Madonna della Salute

Adesso a ‘ndemo all’”Osteria”, un bell’ambiente in centro, i fa dei bei piati; se te ghe va a mezodì te poi trovar anche quei dela Bonifica, che tanto par cambiare i discore de aqua.