Golena. La Golena è una terra compresa entro gli argini maestri dei fiumi che viene allagata durante le piene.
Cybo. Famiglia patrizia di origine genovese che ebbe il suo massimo splendore con la elezione a Papa di Giovanni Battista nel 1484 con il nome di Innocenzo VIII.
Pur rimanendo solo 8 anni tra gli “ingombranti” papati di Sisto IV “Della Rovere” suo predecessore e Alessandro VI Borgia suo successore, riusci a combinarne di tutti i colori, controllato, come sembra dalla famiglia dei Medici.
Ma torniamo a Golena Cybo.
La golena è per la maggior parte in comune di Castelnovo Bariano ed in piccola parte in quello di Castelmassa.
Il feudo Bariano (Bariano secondo alcuni viene da Baro che era un piccolo naviglio per piccole imbarcazioni) appartenne al potente monastero di Nonantola e successivamente alla Matilde di Canossa (sì proprio quella famosa) che dopo avervi costruito un castello vicino al Po, distrutto dai Mantovani, lo donò al vescovo di Ferrara.
Nel XIII secolo passò agli Estensi i quali fecero costruire un nuovo castello (ecco perché Castelnovo).
Nel 1597 dopo la morte dell’ultimo degli Estensi, il territorio divenne parte dello Stato Pontificio.
In Golena Cybo i Bentivoglio, signori che bonificarono gran parte dell’Alto Polesine, fecero scolare il canale che oggi chiamiamo Terre Vecchie.
Nel punto di scarico, sotto Castelmassa, fu costruita in epoche recenti una presa con tubazioni a cavaliere dell’argine, ovviamente, e con un tunnel che andava a “prendere” l’acqua quasi in mezzo al Po.
Ancor oggi funziona un impianto con due elettropompe di complessivi 600 l/s che distribuisce l’irrigazione ad un vasto territorio.
E’ interessante che “La Massa” (come chiamano il paese i residenti) in passato era il luogo di sosta, dal latino “Mansio”, incrocio tra due grandi arterie romane, la “Hatriense” e la “Altinate”.
Quanta roba per un posto distante da tutto!
E sì, anche perché per tanti anni in Golena una bella fornace fabbricava i mattoni un po’ per tutta la zona.
Adesso fermate ca’ me sciopa la testa.
Sì dai, a ‘ndemo al “Basilico Rosso” un bel posto… se te voi te toi anca la pizza, …ma ordinemo pesse, te vederè che i fa ben.
Alla prossima.
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